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    Jazz Anthology |

    Miles Christmas: 22 dicembre 1965

    A cura di:

    Marcello Lorrai

    Dietro i concerti di Miles Davis al Plugged Nickel di Chicago del dicembre 1965 c'è proprio un motivo natalizio: Miles aveva l'abitudine di passare il periodo di Natale a Chicago, dove viveva la sorella. Il '65 per Miles, fra l'abbandono da parte della moglie Frances Taylor, operazioni all'anca e la frattura di una gamba, non è stato un anno facile, e diversi ingaggi del suo quintetto hanno dovuto essere annullati. Ma in autunno il quintetto riprende a suonare dal vivo, e va subito a gonfie vele: tanto che i musicisti del gruppo, in particolare Tony Williams e Herbie Hancock, trovano che nelle esibizioni ci sia così tanta sicurezza che rischia di trasformarsi in routine; proprio sull'aereo che li porta a Chicago, pensano a come - senza dire niente a Miles - aggiungere un po' di pepe. La Columbia ha predisposto la registrazione della seconda e terza serata (22 e 23 dicembre, i brani che ascoltiamo sono dalla serata del 22) dell'ingaggio al Plugged Nickel: Miles non vorrebbe, ma se rifiuta di essere registrato deve accollarsi le spese che la Columbia ha già sostenuto. Così la registrazione si fa: e così abbiamo una esaltante testimonianza del livello raggiunto dal vivo dal quintetto di Davis poco più di un anno dopo l'arrivo di Wayne Shorter al sax tenore.

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    Basil Baz evoca il suo amore per la Polaroid, per la bellezza dello spazio bianco intorno all’immagine, che gli permetteva di scrivere la data e dare un titolo alla foto; spesso era ispirato da una canzone. Come le fotografie, le canzoni sono memorie nel tempo, e in PoPolaroid accompagno la musica con istantanee sonore; scatti personali, sociali e soprattutto sentimentali.

    PoPolaroid – istantanee notturne per sognatori - 16-09-2025

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    Soulshine è un mix eclettico di ultime uscite e classici immortali fra soul, world music, jazz, funk, hip hop, afro beat, latin, r&b, ma anche, perchè no?, un po’ di sano rock’n’roll. L’obiettivo di Soulshine è ispirarvi ad ascoltare nuova musica, di qualsiasi decennio: scrivetemi i vostri suggerimenti e le vostre scoperte all’indirizzo e-mail cecilia.paesante@gmail.com oppure su Instagram (cecilia_paesante) o Facebook (Cecilia Paesante).

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    A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.

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    “Gaza City brucia di fronte al suo mare”. Israele lancia l’offensiva di terra sulla città

    L’esercito israeliano ha lanciato questa notte l’invasione di terra su Gaza City. Da ieri i carri armati sono entrati nel cuore della principale città della striscia, e i bombardamenti hanno colpito senza sosta strade, case, infrastrutture. Da questa mattina, i morti sono 89. Centinaia di migliaia di persone vivono ancora nella città. Migliaia di persone stanno invece cercando di fuggire, in un esodo verso un sud che non ha più spazio per ospitarli. Il servizio di Valeria Schroter.

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    Esteri di martedì 16/09/2025

    1) “Gaza brucia di fronte al suo mare, testimone della sua tragedia”. L’esercito israeliano ha lanciato l’offensiva di terra sulla principale città della striscia. L’esodo in mezzo alle bombe. Quasi 90 i morti da questa mattina. (Valeria Schroter) 2) Israele come Sparta. Mentre l’ONU stabilisce che quello in corso a Gaza è genocidio, Netanyahu ammette l’isolamento internazionale e dipinge un futuro di autarchia e guerra permanente. (Anna Foa, Eric Salerno) 3) Gli Stati Uniti continuano a colpire il Venezuela. Trump punta a rovesciare il regime di Maduro con la scusa della lotta al narcotraffico. (Alfredo Somoza) 4) Cinquant’anni fa l’indipendenza della Papua Nuova Guinea. Il paese oggi è vittima della maledizione della ricchezza e rischia di finire ostaggio di un nuovo braccio di ferro tra occidente e Cina. (Chawki Senouci) 5) Spagna, l’estrema destra torna a riunirsi a Madrid. Il primo passo verso una grande alleanza di tutte le destre europee. (Giulio Maria Piantadosi) 6) Rubrica Sportiva. Julia Paternain, la maratoneta uruguayana entra nella storia vincendo la prima medaglia ai mondiali di atletica per il paese sudamericano. (Luca Parena)

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