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    La paura è come l’acqua

    A cura di:

    La redazione di Psicoradio

    “Penso che sia un po’ in questo momento la paura di tutti i giovani: quella di vedere il frutto del proprio lavoro mai realizzato. Perché si passano tanti anni a studiare, si fanno tanti sacrifici, per raggiungere un obiettivo e, nel momento in cui non si vede realizzato, si iniziano anche a perdere le speranze.”..Questa è una delle tante testimonianze che abbiamo raccolto nel cuore di Bologna, tra Piazza Maggiore e il Nettuno, davanti a Palazzo Re Enzo, durante la tre giorni dedicata al welfare, “Bologna si prende cura”, di cui Psicoradio era media partner. I redattori hanno chiesto ai passanti di raccontare la loro paura più grande. E proprio al tema della paura Psicoradio dedica un ciclo di puntate che sviscereranno l’argomento da diversi punti di vista.....Umberto Galimberti, nel suo ”Dizionario di psicologia”, definisce così il termine paura: “Emozione primaria di difesa, provocata da una situazione di pericolo che può essere reale, anticipata dalla previsione, evocata dal ricordo o prodotta dalla fantasia."....La redazione di Psicoradio si è seduta intorno a un tavolo e si è posta la stessa domanda che è stata rivolta ai passanti. Quali sono dunque le paure più grandi? Vanes, uno dei redattori, dice ad esempio: “Spesso l’ho negata, l’ho odiata. Aver paura mi faceva provare vergogna di me stesso, poi a conti fatti la realtà mi spiega che senza di essa non avrei raggiunto certe cose che oggi mi arricchiscono la vita. La paura è un po’ come l’acqua: è vitale, devi berla, però se esageri e ti ci butti dentro, se non sai nuotare, ci puoi morire.”.... Mentre un altro racconta: “Nella vita mi è capitato di avere molta paura a buttarmi e non mi sono buttato. Anzi, quando facevo le gare di nuoto avevo proprio una paura terribile a tuffarmi. E invece ci sono stati momenti in cui mi sono completamente buttato, sono andato in acqua proprio senza paracadute, e questa è stata una mancanza di paura "cattiva" perché è il contrario dell’autoconservazione.”....È venuto inoltre a trovarci nei nostri studi Pierfrancesco Majorino, assessore alle Politiche sociali, Salute e Diritti del Comune di Milano. L’abbiamo intervistato a proposito del libro che ha scritto insieme ad Aldo Bonomi, intitolato “Nel labirinto delle paure. Politica, precarietà e immigrazione” (Bollati Boringhieri). Gli abbiamo chiesto di parlarci delle paure più diffuse, comprese le sue, e come si devono affrontare. “Dal labirinto delle paure se ne può uscire o coltivando la ferocia e il rancore nei confronti dell’altro […] oppure invece con poderose politiche sociali, di inclusione, di promozione dei diritti, cercando di non alimentare il conflitto tra chi è in difficoltà, come spesso accade” afferma l’assessore ai microfoni di Psicoradio.

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    Esteri di mercoledì 10/12/2025

    1) A Gaza le disgrazie non arrivano mai sole. Nella striscia arriva la tempesta Byron: centinaia di migliaia di persone a rischio mentre pioggia e vento distruggono tende e rifugi. (Sami Abu Omar) 2) Siria, l’incognita della convivenza. Il futuro del paese dipenderà anche da come le diverse comunità etniche religiose riusciranno a vivere insieme. Reportage dalla zona Alawita della Siria. (Emanuele Valenti) 3) Stati Uniti, dopo 28 anni la candidata democratica diventa sindaca di Miami. Per Donald Trump, che ripete che il paese non è mai stato così bene, è un altro campanello d’allarme. (Roberto Festa) 4) Regno Unito, il labourista Starmer ha appena iniziato la sua battaglia contro l’immigrazione. Il primo ministro britannico ora vuole modificare la convenzione europea sui diritti umani. (Elena Siniscalco) 5) Operazione Overlord. I militanti di estrema destra inglesi che vogliono fermare le barche dei migranti che partono dalla Francia verso il Regno Unito. (Veronica Gennari) 6) Un mondo sempre più ricco e sempre più diseguale. Secondo il World Inequality report lo 0,001 controllano una ricchezza tre volte superiore a quella di metà dell'umanità. (Alice Franchi)

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    L'Orizzonte di mercoledì 10/12 18:35

    L'Orizzonte è l’appuntamento serale con la redazione di Radio Popolare. Dalle 18 alle 19 i fatti dall’Italia e dal mondo, mentre accadono. Una cronaca in movimento, tra studio, corrispondenze e territorio. Senza copioni e in presa diretta. Un orizzonte che cambia, come le notizie e chi le racconta. Conducono Luigi Ambrosio e Mattia Guastafierro.

    L’Orizzonte - 10-12-2025

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    Tommy WA: la nuova promessa del folk africano si racconta a Radio Pop

    L'abbiamo scoperto con l'EP "Somewhere only we go" e oggi a Volume abbiamo avuto modo di conoscere meglio la storia di questo cantautore nigeriano, che si è poi formato musicalmente in Ghana: "Nel corso degli anni le nostre musiche si sono fuse: l'highlife ghanese, il palm-wine, il folk di Kumasi, il suono contemporaneo della chitarra. Ho potuto unire questi due mondi, mescolandoli con le radio occidentali che ascoltavo da ragazzo". Il risultato è un folk pop pieno di anima e di profondità: "Il mio obiettivo non è solo una carriera internazionale, ma costruire qualcosa in Africa. Voglio creare una struttura che funzioni per artisti come me, gente con una chitarra o un tamburo, artisti contemporanei che non hanno modo di raggiungere il loro pubblico". Ascolta l'intervista di Niccolò Vecchia a Tommy WA.

    Clip - 10-12-2025

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    Poveri ma belli di mercoledì 10/12/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

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    Teatro. La rivoluzione delle "piscinine" milanesi vista da due piccioni in crisi esistenziale

    Teatro. La rivoluzione delle "piscinine" milanesi vista da due piccioni in crisi esistenziale Al Teatro della Cooperativa, a Milano ha debuttato in prima nazionale "Lo sciopero delle bambine", in scena Rita Pelusio e Rossana Mola di PEM Habitat Teatrali, compagnia che porta avanti una ricerca artista che declina contenuti civili e ironia. Lo spettacolo, con la regia di Enrico Messina, racconta una storia avvenuta a Milano nel 1902, quando le “piscinine”, che in dialetto meneghino significa “piccoline”, bambine, tra i sei e i tredici anni, che lavoravano senza diritti, sfruttate e sottopagate, ebbero la forza di scioperare e, per cinque giorni, fermare l’industria della moda della città. A raccontare la vicenda delle piscinine in scena sono due piccioni, due creature che abitano le piazze, le cui parole rispecchiano lo sguardo dei contemporanei, spesso stanchi e disillusi davanti alle sfide della storia. Nella trasmissione Cult Ira Rubini ha intervistato l’attrice Rita Pelusio.

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    Vieni con me di mercoledì 10/12/2025

    Vieni con me è una grande panchina sociale. Ci si siedono coloro che amano il rammendo creativo o chi si rilassa facendo giardinaggio. Quelli che ballano lo swing, i giocatori di burraco e chi va a funghi. Poi i concerti, i talk impegnati e quelli più garruli. Uno spazio radiofonico per incontrarsi nella vita. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

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    Volume di mercoledì 10/12/2025

    Il commento alla classifica di NME dei migliori album del 2025, l'intervista al musicista nigeriano Tommy Wà a cura di Niccolò Vecchia e la storia di Jesse Welles, da fenomeno social a uno dei cantautori americani più apprezzati del momento.

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