Come spesso accade nel Movimento Cinque Stelle, i momenti di difficoltà Beppe Grillo sceglie di tradurli nelle aggressioni verbali ai giornalisti, più sono violente e maggiore è il problema da affrontare.
Questa volta è doppio: la sfida ai giudici in Sicilia con la decisione di andare avanti con la candidatura di Giancarlo Cancelleri e il silenzio ostinato di Roberto Fico, un silenzio che esprime tutto il dissenso nei confronti delle regole per la scelta del candidato a Palazzo Chigi.
A parte sette semisconosciuti, Luigi Di Maio conduce una corsa in solitaria verso le politiche, scegliendo il profilo che l’ha contraddistinto in questi anni, quello rassicurante e moderato, non a caso si è fatto fotografare ieri mentre baciava l’ampolla del sangue di San Gennaro. C’è un certo malumore nel gruppo degli ortodossi che Grillo però non ha nessuna intenzione di ammorbidire per ora, anche perché sa che l’area di dissenso interna al Movimento aspetta solo di capire come andrà in Sicilia: se Cancelleri non vincerà, la corsa del vicepresidente della Camera potrebbe essere più complicata. I due candidati, uno nell’isola e l’altro per Palazzo Chigi, hanno stretto un’alleanza: la vittoria dell’uno potrebbe spianare la strada all’altro, lo stesso Di Maio ha definito il voto in Sicilia un referendum, ma ora con il candidato unico del centrodestra nulla è più scontato.
Ci si mettono pure i giudici, con la sospensione delle primarie on line e la richiesta di rifare il voto, e l’irritazione è salita ai massimi livelli. In serata Grillo è ripartito per Genova, ma per tutto il giorno ha lanciato strali contro i giornalisti, questa volta con una variante horror, “Li mangerei tutti, per il gusto di vomitarli”.
Ha avuto vari incontri, compresi due assessori della giunta Raggi, ma non ha voluto vedere la sindaca, segno che la difesa di Roma è più d’ufficio che reale, così come non ha visto nessun parlamentare.
La questione primarie per Palazzo Chigi ha lasciato il segno, lo descrivono amareggiato per il comportamento degli ortodossi, per il fatto che rimane sempre lui il parafulmine delle polemiche nel movimento e incredulo per il dissenso che si concentra nel silenzio di Fico e di quell’area di ortodossi, che da mesi contrastano l’ascesa di Di Maio, nell’ostinazione a non accettare che il candidato premier sia anche il capo politico del movimento, regola però che Grillo non ha nessuna intenzione di cambiare.
Sabato ci sarà la proclamazione del vincitore e si vedrà se i malumori verranno espressi pubblicamente oppure no. Intanto in Sicilia si è scelta la linea dura, e anche questa è una novità, si ricorre contro la decisione dei giudici e la campagna elettorale va avanti, una scelta che ha il sapore della sfida, considerando che le regole originarie del movimento prevedevano di accettare sempre le sentenze della magistratura.
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Fratellanza e spiritualità, dall’Italia alla Nigeria: Wayloz racconta "We All Suffer"
È da poco uscito il secondo EP di Wayloz, artista italo-nigeriano che oggi è passato a trovarci a Volume per suonare alcuni brani. “Mentre nel precedente ep ho voluto catturare l’essenza di ciò che ero io con la chitarra in mano, qui c’è molto più spazio per gli arrangiamenti e per altri strumenti musicali”, spiega Wayloz.
Tra folk primitivo, altrock, blues e suoni dell’Africa tribale, il disco è un viaggio tra atmosfere desertiche e rurali, che esplora il rapporto con la natura ma non solo: il titolo “We All Suffer” è più che altro un invito a riconoscere una condizione che è di tutti e a “trovare solidarietà e fratellanza con le altre persone”. L'intervista di Elisa Graci e Dario Grande e il MiniLive di Wayloz
Vieni con me è una grande panchina sociale. Ci si siedono coloro che amano il rammendo creativo o chi si rilassa facendo giardinaggio. Quelli che ballano lo swing, i giocatori di burraco e chi va a funghi. Poi i concerti, i talk impegnati e quelli più garruli. Uno spazio radiofonico per incontrarsi nella vita.
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Da Cortina a Milano in 12 giorni errando per antiche vie
Errando per Antiche Vie è una grande azione performativa in cui artisti e pubblico percorrono a piedi la distanza che separa Cortina e Milano, tra il 5 e il 16 dicembre, a un mese dall’inizio delle Olimpiadi, per raccontare un territorio incredibile, contraddittorio che per la prima volta viene messo in luce dalle Olimpiadi. Un cammino lungo oltre 250 km, spettacoli teatrali e di danza, letture, pasti di comunità, incontri e dibattiti: un racconto della montagna fatto di sostenibilità, di protagonismo dei territori alpini e prealpini, di chi decide di vivere e lavorare in quota e nei territori periferici, al di là della spettacolarizzazione del momento olimpico. Michele Losi di Campsirago Residenze ha raccontato a Cult tutto il percorso. L'intervista di Ira Rubini.
Dal lunedì al venerdì dalle 14.00 alle 16.00, Elisa Graci e Dario Grande vi accompagnano alla scoperta del suono di oggi: notizie, tendenze e storie di musica accompagnate dalle uscite discografiche più imperdibili, interviste con artisti affermati e nuove voci, mini live in studio e approfondimenti su cinema, serie TV e sottoculture emergenti. Il tutto a ritmo di giochi, curiosità e tanta interazione con il pubblico. Non fartelo raccontare, alza il Volume!
Considera l'armadillo di venerdì 5 dicembre 2025 con Gessica Zorn, coordinatrice campagne di @Animal Equality Italia per parlarci dell'appuntamento di sabato 6 dicembre a Milano per la Giornata Internazionale dei Diritti degli Animali e anche @Rete dei Santuari degli animali liberi, ma anche @Sabrina Giannini che anticipa i contenuti della prossima puntata di @Indovina chi viene a cena e facciamo gli auguri ai 10 anni di @fattoria Capre e Cavoli.
A cura di Cecilia Di Lieto.
Oggi a Cult, il quotidiano culturale di Radio Popolare: Michele Losi di Campsirago Residenze su "Errando per antiche vie", percorso a piedi da Cortina a Milano per narrare un territorio al di là della spettacolarizzazione olimpica; il progetto "Ambrosius. Il tesoro della basilica" per valorizzare il patrimonio artistico di S. Ambrogio a Milano; al Teatro delle Passioni di Modena debutta "Tristano e Isotta", di Virginia Landi e Tatjana Motta; la rubrica di fumetti di Antonio Serra...
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La casa editrice "Passaggio al Bosco", che pubblica testi fascisti e nazisti, non è stata esclusa da "Più libri Più liberi", la fiera dell’editoria di Roma. E ieri il ministro della Cultura Giuli, che a sua volta proviene dalla destra radicale, ha cercato di mettere a tacere le proteste in nome del pluralismo. La decisione di alcuni autori, come Zero Calcare, di non partecipare alla manifestazione e l’appello per l’estromissione della casa editrice che ha in catalogo buona parte dell’armamentario ideologico del nazifascismo, firmato da decine di personalità della cultura, non sono serviti a nulla. "Passaggio al Bosco" è legata al gruppo Casaggi di Firenze, che è una cerniera tra la destra neofascista e i giovani di Fratelli d’Italia. Luigi Ambrosio ne ha parlato con Valerio Renzi, giornalista esperto di estrema destra.
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