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    Avenida Brasil |

    Avenida Brasil di martedì 07/03/2023

    A cura di:

    Monica Paes

    Puntata dedicata a Sueli Costa, compositrice carioca che ci ha lasciato il 4 marzo a 79 anni. Incisa da Nara Leao nel 1967, ha avuto le sue canzoni, scritte insieme a poeti come Cacaso, Aldir Blanc, Tite de Lemos, Paulo César Pinheiro, Abel Silva e Ana Terra, lanciate da tutte le più importanti voci femminili della musica brasiliana: Maria Bethania, Elis Regina, Gal Costa, Alaide Costa, Zizi Possi, Angela Ro Ro, Beth Carvalho...Puntata quindi tutta al femminile anche per festeggiare l'8 marzo, Giornata Internazionale della Donna. Playlist: 1. Por exemplo, voce (Sueli Costa/Joao Medeiros Filho), Nara Leao, Nara, 1967 2. Coraçao ateu (Sueli Costa), Maria Bethania (prima rec 1975), Maricotinha ao vivo, 2002 3. Jura Secreta (Sueli Costa/Abel Silva), Simone, Face a Face, 1977 4. A sonhar venci mundos (Sueli Costa/Fernando Pessoa), Maria Bethania, Cena Muda, 1974 5. Amor, amor (Sueli Costa/Cacaso), Maria Bethania, Passaro Proibito, 1976 6. Altos e baixos (Sueli Costa/Aldir Blanc), Elis Regina, Essa mulher, 1979 7. 20 anos blue (Sueli Costa/Vitor Martins), Elis Regina, Elis, 1972 8. Dentro de mim mora um anjo (Sueli Costa/Cacaso), Fafa' de Belém, Banho de Cheiro, 1978 9. Voz e suor (Sueli Costa/Abel Silva), Nana Caymmi & César Camargo Mariano, Voz e suor, 1983 10. Nenhum lugar (Sueli Costa/Tite de Lemos), Angela Ro Ro, A vida é mesmo assim, 1984 11. Amor é outra liberdade (Sueli Costa/Abel Silva), Alaide Costa, Falando de amor, 1987 12. Rosa Vermelha (Sueli Costa/Paulo César Pinheiro), Beth Carvalho, Alma do Brasil, 1988 13. Medo de amar n° 2 (Sueli Costa/Tite de Lemos), Sueli Costa, Sueli Costa convida Fernanda Cunha e Aurea Martins, 2018 14. A dois (Sueli Costa/Ana Terra), Fatima Guedes, Grande tempo, 1995 15 Tarde (Milton Nascimento/Marcio Borges), Wayne Shorter e Milton Nascimento, Herbie Hancock: piano elettrico, Robertinho Silva: batteria, Native Dancer, 1975

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    Domani a Torino ci sarà una nuova mobilitazione contro lo sgombero del centro sociale Askatasuna. Il giurista Livio Pepino, uno dei garanti del processo di regolarizzazione tra il Comune e Askatasuna, intervistato da Mattia Guastafierro, sostiene che lo sgombero fa parte di un progetto più ampio di repressione da parte del Governo Meloni. Di fronte ai conflitti sociali, dice Pepino, si possono intraprendere due opzioni: “Una è quella del dialogo, la ricerca del confronto, anche difficile e delicato, che a volte si spezza, però che va avanti, che cerca di fare dei passi in avanti. L’altra è quello della contrapposizione muscolare del muro contro muro, della repressione cieca”. Ascolta l’intervista.

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    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

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