• Play
    Memos |

    Macron e l’eresia greca di Tsipras e Varoufakis

    A cura di:

    Raffaele Liguori

    La vittoria di Macron in Francia vista dalla Grecia di Tsipras. Memos ha ospitato oggi Dimitri Deliolanes, giornalista che è stato per anni corrispondente da Roma per la radiotelevisione pubblica greca. Tra i tanti auguri e congratulazioni per la vittoria, Macron ne ha ricevuto uno particolarmente caloroso da Alexis Tsipras, il capo del governo greco. “La vittoria di Macron – ha detto Tsipras - è un’ispirazione per la Francia e per l'Europa, sono sicuro che lavoreremo insieme in maniera stretta"...Macron, il neoliberista francese, e Tsipras, il capo della sinistra al governo in Grecia. «Già dopo il primo turno, Tsipras era stato uno dei primi leader europei a schierarsi apertamente in favore di Macron», racconta a Memos il giornalista Dimitri Deliolanes. «Tsipras – prosegue Deliolanes - lo ha fatto provocando anche un po’ di malumori nel suo partito e nell’opinione pubblica di sinistra greca. Il ragionamento di Tsipras è stato duplice. Primo: sicuramente il fatto che Le Pen sia schierata su posizioni xenofobe, estremiste di destra, non poteva interessare il premier greco. Secondo: Tsipras ha dimostrato di essere un europeista e Macron, pur essendo un neoliberista lontano dalla sinistra, potrebbe svolgere un ruolo positivo in Europa. Dovendo scegliere il male minore tra un’estremista di destra e un neoliberista europeista – conclude Deliolanes - Tsipras ha scelto Macron». Ma l’opzione pro-Macron di Tsipras non è l’unica, in Grecia. Un Macron neoliberista dal volto umano è quello che l’ex ministro greco Yanis Varoufakis ha appena descritto in un suo libro, uscito di recente in Inghilterra. Varoufakis parla del Macron ministro dell’economia francese, lo dipinge come una “colomba” rispetto ai “falchi” Merkel e Schäuble. Giugno 2015, sono i momenti più drammatici del negoziato tra l’Europa e il governo di Atene sul debito greco. Varoufakis è il ministro delle finanze di Tsipras e annota, durante i vertici a Bruxelles, alcuni comportamenti di Macron un po’ fuori dal coro dei difensori dell’austerità. Il ministro francese si spende, senza successo, per un accordo non punitivo della Grecia. «Recentemente – racconta a Memos il giornalista greco Deliolanes – ci sono stati dei contatti tra Varoufakis e Macron. Si parla della possibilità che Varoufakis entri in qualche modo, anche informalmente nello staff dei consiglieri del nuovo presidente francese. I rapporti sono molto cordiali ed effettivamente Varoufakis ha molta stima, malgrado le divergenze politiche tra i due». Ospite della puntata di oggi di Memos anche Lorenzo Marsili, giornalista, tra i fondatori insieme a Varoufakis del “Movimento per la Democrazia in Europa 2025”. Con lui non abbiamo parlato dell’ex ministro greco, ma solo del nuovo presidente francese. «Penso – dice Marsili - che sia una cosa positiva che Macron abbia rimesso l’Europa al centro, perché senza Europa saremmo degli stati alla deriva, in balia del potente di turno (i muscoli di Putin o i tweet di Trump). Questa Europa, però, non si salva continuando le politiche fallimentari degli ultimi anni, ma la si cambia solamente con un new deal, un nuovo patto economico e sociale, e soprattutto con una profonda democratizzazione. Il rischio – prosegue Lorenzo Marsili - è che Macron rappresenti solamente l’ultimo spasmo di un sistema liberale in crisi. Il rischio è che Macron non abbia la forza, e forse nemmeno la volontà, di fare quelle riforme radicali che sarebbero necessarie. Se sarà così andremo, purtroppo, verso una sempre più probabile disintegrazione dello spazio europeo. Se, invece, Macron riuscirà a mettere in campo politiche di rottura, a coinvolgere anche un establishment tedesco sempre restio ad ipotesi di trasformazione della zona euro, allora si aprirà senz’altro un’altra fase. Frenerei, comunque, l’entusiasmo – conclude Marsili - perché non è affatto scontato che Macron ci riesca, sia per il terreno politico e culturale da cui proviene, sia per il fatto che sarà un presidente relativamente debole. Macron non ha attorno a sé un partito forte e la sua maggioranza in parlamento sarà relativa».

SULLO STESSO ARGOMENTOTutti i podcast

Adesso in diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    GR martedì 23/04 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle 16 edizioni quotidiane del Gr. Un appuntamento con la redazione che vi accompagna per tutta la giornata. Annunciati dalla “storica” sigla, i nostri conduttori vi racconteranno tutto quello che fa notizia, insieme alla redazione, ai corrispondenti, agli ospiti. La finestra di Radio Popolare che si apre sul mondo, a cominciare dalle 6.30 del mattino. Da non perdere per essere sempre informati.

    Giornale Radio - 23-04-2024

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di martedì 23/04/2024

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 23-04-2024

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di martedì 23/04/2024 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 23-04-2024

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Avenida Brasil di martedì 23/04/2024

    La trasmissione di musica brasiliana di Radio Popolare in onda dal 1995! Da nord a sud, da est ad ovest e anche quella prodotta in giro per il mondo: il Brasile musicale di ieri, di oggi e qualche volta di domani... Ogni martedì dalle 23.00 alle 24.00, a cura di Monica Paes Potrete anche, come sempre, scaricare i podcast e sentirla quando e quante volte volete... https://www.facebook.com/groups/avenidabrasil.radio/ https://www.facebook.com/avenidabrasil.radio/

    Avenida Brasil - 23-04-2024

  • PlayStop

    News della notte di martedì 23/04/2024

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 23-04-2024

  • PlayStop

    L'altro martedì di martedì 23/04/2024

    Dal 19 settembre dalle ore 22.00 alle 22.30 alla sua quarantatreesima edizione L’Altro Martedì, la trasmissione LGBT+ di Radio Popolare torna in onda con le voci dei protagonisti della movimento omotransgender. Conduzione e regia di Eleonora Dall’Ovo Musiche scelte da Lucy Van Pelt Si partirà con la rassegna stampa nostrana ed estera, per poi intervistare i\le protagonisti\e del movimento lgbt+ e concludere con gli eventi culturali che ruotano intorno alla realtà arcobaleno da non perdere.

    L’Altro Martedì - 23-04-2024

  • PlayStop

    Doppio Click di martedì 23/04/2024

    Doppio Click è la trasmissione di Radio Popolare dedicata ai temi di attualità legati al mondo di Internet e delle nuove tecnologie. Ogni settimana approfondiamo le notizie più importanti, le curiosità e i retroscena di tutto ciò che succede sul Web e non solo. A cura di Marco Schiaffino.

    Doppio Click - 23-04-2024

  • PlayStop

    Quel che resta del giorno di martedì 23/04/2024

    I fatti più importanti della giornata sottoposti al dibattito degli ascoltatori e delle ascoltatrici. A cura di Luigi Ambrosio e Mattia Guastafierro

    Quel che resta del giorno - 23-04-2024

  • PlayStop

    Esteri di martedì 23/04/2024

    1 – 200 giorni di guerra a Gaza. Nell’ospedale Nasser di Khan Younis trovati più di trecento corpi nelle fosse comuni. L’onu chiede un’indagine indipendente e trasparente. Intanto nelle università americane continuano le proteste pro Palestina. Centinaia di studenti arrestati da Yale alla Columbia. (Roberto Festa) 2 – Venivano dal Vietnam, sognavano il Regno Unito, rischiano di ritrovarsi in Ruanda. Nel giorno dell’ennesimo naufragio di migranti nel canale della manica, il parlamento britannico approva il piano per deportare in Ruanda tutti i richiedenti asilo. (Daniele Fischella) 3 - Le Canarie hanno un limite. La popolazione dell’arcipelago spagnolo scende in piazza per protestare contro il turismo di massa che affatica la natura e rende impossibile la vita ai residenti. (Giulio Maria Piantadosi) 4 – Il 25 aprile in Portogallo. 50 anni fa la rivoluzione dei Garofani. La seconda puntata. (Sara Milanese) 5 – Rubrica Sportiva. Il Red Star di Parigi va in Serie B. La forte comunità che caratterizza la più antica società di calcio della capitale francese festeggia un passaggio che aspettava da 5 anni. (Luca Parena)

    Esteri - 23-04-2024

  • PlayStop

    Muoviti Muoviti di martedì 23/04/2024

    (144 - 526) Dove inseguiamo un dirigibile che si aggira per i cieli di Milano. Poi santifichiamo la festa catalana di Sant Jordi invitando ascoltatrici e ascoltatori a regalarsi virtualmente un libro come previsto dalla tradizione della festa. In chiusura con Caterina Sarfatti managing director in C40 cities parliamo del patto dei Sindaci per una Pianura Padana che respiri.

    Muoviti muoviti - 23-04-2024

  • PlayStop

    Playground di martedì 23/04/2024

    A Playground ci sono le città in cui abitiamo e quelle che vorremmo conoscere ed esplorare. A Playground c'è la musica più bella che sentirai oggi. A Playground ci sono notizie e racconti da tutto il mondo: lo sport e le serie tv, i personaggi e le persone, le ultime tecnologie e le memorie del passato. A Playground, soprattutto, c'è Elisa Graci: per un'ora al giorno parlerà con voi e accompagnerà il vostro pomeriggio. Su Radio Popolare, da lunedì a venerdì dalle 16.30 alle 17.30.

    Playground - 23-04-2024

  • PlayStop

    Il genocidio in Rwanda visto con gli occhi di una bambina: la storia di Mimì

    Nel 1994, Mimì aveva 5 anni. Viveva con la sua famiglia a Kigali, la capitale del Rwanda. Il 6 aprile, quando l'aereo che trasportava il presidente ruandese, Juvénal Habyarimana, e quello del Burundi, Cyprien Ntaryamira, venne abbattuto in fase di atterraggio proprio a Kigali, era in vacanza a casa dei nonni. Da quel momento i suoi ricordi sono segnati dal dolore, la confusione e la paura. Il suo è un racconto speciale, perché ci permette di guardare uno degli eventi più sanguinosi della storia dell'uomo, il genocidio del Rwanda, con gli occhi di una bambina. La sua intervista è andata in onda in due puntate nella trasmissione Terzo Tempo, tutti i sabato mattina dalle 11.00 alle 11.30 su Radio Popolare La storia di Mimì - il cui nome completo è Muhimpundu Armella - è anche una delle nove raccolte dal libro "La Famiglia" di Pietro Veronese.

    Clip - 23-04-2024

  • PlayStop

    Express di martedì 23/04/2024

    Da Milano a Bruxelles, da Liverpool a Detroit, da Rio de Janeiro a Barcellona. Nuove uscite, concerti, vecchi classici e dischi da salvare. Ogni settimana, un giro del mondo della musica a bordo di Express.

    Express - 23-04-2024

  • PlayStop

    Jack di martedì 23/04/2024

    Nella prima parte Chawki ci presenta Back to Black, Biopic su Amy Winehouse. Nella seconda parte Jack The Smoker ci presenta il suo disco "Sedicinoni" con una lunga intervista

    Jack - 23-04-2024

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di martedì 23/04/2024

    Per riascoltare Considera l'armadillo noi e altri animali in onda alle 14.00 che ha ospitato Stefania Rivetti, volontaria di @Animals Asia Italia per parlare di Orsi della Luna e fattorie della bile, ma anche il Gr Animali di Bianca Nogara Notarianni e scopriamo che Stefania voleva essere cavallo.

    Considera l’armadillo - 23-04-2024

  • PlayStop

    Poveri ma belli di martedì 23/04/2024

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 23-04-2024

  • PlayStop

    EUROPAMENTE - Al voto con l'Europa in testa - E3

    Che fine ha fatto il Green Deal? La lobby del fossile all'assalto della transizione verde, mentre l'Europa subisce già i disastri dei cambiamenti climatici - con Monica Frassoni, presidente European Alliance to Save Energy

    Clip - 23-04-2024

Adesso in diretta