Approfondimenti

I Liberali con il mito di Hitler/2

 Thunder on the Right 

La cavalcata trionfale di Jörg Haider però continuava, toccando il 27,6% nelle Elezioni Europee del 1996: il duopolio SPD-ÖVP aveva i giorni contati.Fu così che nelle elezioni del 1999 il FPÖ ruppe gli argini, attestandosi al 26,9% (oltre 1.240.000 voti), guadagnando lo scettro di secondo partito del Paese (a pari merito con i democristiani) ed aprendo la più grave crisi politica della storia austriaca.Haider aveva affrontato la campagna elettorale con decisione, affermando che “lo Stato è il peggiore imprenditore, largo al privato!”, rimproverando alla classe di governo di non aver fermato la űberfremdung (“la penetrazione straniera”, un termine mutuato dal vocabolario del Terzo Reich) e proponendo per i clandestini: Keine Gnade! (“nessuna pietà”).

Tuttavia, nonostante la grande stampa europea avesse acceso i riflettori su questo nostalgico leader liberale, all’interno del mondo democristiano austriaco cominciò a circolare l’ipotesi di un patto con il diavolo, contro le sinistre. Nel Febbraio del 2000, con cancelliere Wolfang Schűssel, nacque quindi il primo esecutivo ÖVP-FPÖ: ai liberali toccarono cinque ministri, tra cui quelli della giustizia, della difesa e delle politiche sociali; nel 1999 inoltre Haider stesso era tornato trionfalmente ad essere Governatore della Carinzia.Così mentre Vienna veniva attraversata da un corteo di trecentomila persone contro “il fascista yuppie Jörg Haider”, l’Unione Europea si dichiarava preoccupata e votava, sotto la presidenza portoghese, l’isolamento diplomatico dell’Austria e la revoca dell’appoggio ai “candidati austriaci nelle organizzazioni internazionali”; un provvedimento senza precedenti contro uno stato membro.Ma il leader liberale tirava dritto, intessendo importanti rapporti con le amministrazioni leghiste del Triveneto (in vista di una possibile macro-regione economica con la Padania bossiana) ed autoproclamandosi “il modello per la destra in Europa”.

In realtà il governo ÖVP-FPÖ si trascinò senza troppi successi fino al 2002: il Partito Liberale risultò infatti troppo legato alla figura del suo leader e incapace di formare una classe dirigente altrettanto abile.Va detto però che uno degli obiettivi principali del leader della destra austriaca era stato raggiunto: l’isolamento politico dei Liberali era definitivamente finito e, nonostante le proteste internazionali che puntualmente accompagnavano ogni viaggio di Haider, la sua popolarità personale non accennava a diminuire.Il carisma del segretario però non impedì al FPÖ di uscire decisamente malconcio dall’esperienza di governo, retrocedendo nel 2002 al 10% e perdendo, a vantaggio degli ex-alleati, circa 800.000 voti; la “rinascita della Patria” promessa in campagna elettorale non si era realizzato e Schűssel, pur confermando l’allenza per un nuovo mandato, era riuscito a recuperare molti voti dei Liberali.

Haider accusò il colpo e si ritirò in Carinzia (dove comunque venne rieletto Governatore nel 2004 con il 43% dei consensi) provando a lasciare il partito in mano alla sorella maggiore Ursula Haubner, ma, a causa di feroci scontri interni, si trovò costretto, con pochi fedelissimi, a lasciare il FPÖ ed a fondare un nuovo partito: il Bündnis Zukunft Österreich-BZÖ (“Allenza per il Futuro dell’Austria”).

La Haubner non seppe dimostrarsi mai un vero leader e quando, per un rimpasto di governo, diventò per pochi mesi (nel 2005) Ministro delle politiche sociali, riuscì solo a provocare grandi proteste per un suo progetto di legge, poi respinto, che privava i figli degli stranieri residenti in Austria dei benefici dell’assistenza sociale.Sicuramente Haider uscì fortemente indebolito da tutto questo, ma il suo nuovo partito rimase in Parlamento, prendendo il 4,12% nelle successive elezioni del 2006 e divenendo sempre più una formazione politica radicata principalmente in Carinzia.

L’Era Strache

Il Partito Liberale Austriaco, nonostante la fuoriuscita del suo storico condottiero, continuò però ad esistere, sotto la guida di un giovanotto dai modi gentili, Heinz-Christian Strache, l’ex-segretario FPÖ della città di Vienna.In breve tempo il nuovo leader liberale riuscì a recuperare consensi ed a prosciugare progressivamente la riserva di voti del BZÖ, approfittando anche della tragica morte di Jörg Haider in un controverso incidente stradale nell’ottobre del 2008. Se infatti l’Alleanza per il Futuro dell’Austria si era riposizionata su di un fronte di destra liberista moderata, i Liberali continuavano a impersonare l’anima più oscura della politica austriaca. Nonostante l’aspetto rassicurante Strache, infatti, aveva ulteriormente radicalizzato alcune posizioni del partito, evitando però gli slogan urlati e le uscite dal sapore nostalgico; alcuni giornali definirono questo nuovo stile comunicativo:“ razzismo gentile”.

I risultati non tardarono ad arrivare ed il nuovo FPÖ del leader viennese risalì al 17,5% nelle elezioni anticipate del 2008, incentrando la sua propaganda sulla difesa della “famiglia austriaca”, minacciata dall’immigrazione islamica, dall’eccessiva tassazione e dalle famiglie gay; mentre nelle Elezioni Europee del 2009 sfiorò il 13%. I Liberali austriaci stavano tornando ai fasti di un tempo.Ancora una volta la strategia vincente era puntare tutto sul carisma del segretario/candidato premier, che con i suoi toni pacati ma netti riusciva a risultare il vero vincitore in ogni confronto politico televisivo, giocando sapientemente sulle paure profonde della società austriaca, spaventata dall’arrivo della Crisi. Così nelle Elezioni Nazionali del 2013 Strache toccò il 20,50%: un risultato storico capace di assorbire sia gran parte del voto del BZÖ, che i delusi dei democristiani, distanti solo 4 punti percentuale; l’FPÖ usava ancora una volta lo spauracchio della Crisi, dichiarando il suo “amore per la Patria” ed una lotta feroce alla corruzione (figlia del duopolio SPD-ÖVP). Pur essendo l’Austria, infatti, il Paese nell’UE dove la disoccupazione è minore, anche a Vienna la crisi si stava cominciando a far sentire, come dimostrò la pesante manovra finanziaria varata nel 2013 dal governo. A questo si aggiunsero poi le prime turbolenze nel settore bancario, con tre importanti istituti (tra cui l’Hypo Group Alpe Adria) che rischiarono il fallimento, evitato solo grazie all’intervento dello Stato; in questo clima elettrico il FPÖ raggiunse nelle Europee del 2014 il 19,7%.

Ma Heinz-Christian Strache non ha fretta e, da mesi, si dedica senza sosta alla costruzione (come aveva fatto anche Haider nei primi anni 2000) di un fronte europeo anti-immigrazione ed anti-euro insieme con Marine Le Pen, dando vita al gruppo parlamentare “Europa delle Nazioni e della Libertà”: un’altra mossa mediatica, aspettando pazientemente le elezioni nazionali austriache del 2018.

E infatti i primi frutti della strategia dell’ambizioso leader FPÖ si cominciano a vedere: mentre il Premier socialista Werner Faymann, per erodere consensi alla formazione di Strache, prova a blindare le frontiere austriache contro i migranti, nelle Presidenziali dell’Aprile 2016 passa al ballottaggio di misura il candidato liberale Norbert Hofer.Come ai tempi di Haider, la destra radicale austriaca torna sulle prime pagine di tutti i giornali d’Europa, il candidato Presidente della Repubblica del FPÖ risulta il più votato (36,4% e 1.364.000 preferenze), mentre ÖVP e SPÖ si fermano ciascuno all’11,2% (circa 450.000 voti) non arrivando neanche al ballottaggio; un passaggio storico per la storia della politica del Paese.In attesa del secondo turno di Maggio, Norbert Hofer (un ex-ingegnere, amante di sport estremi e di armi da fuoco) è l’uomo forte del momento; l’FPÖ, indipendentemente dall’esito delle urne, è nettamente il primo partito, un successo senza precedenti ed una formidabile spinta per la corsa di Strache verso il governo di Vienna.

  • Autore articolo
    Elia Rosati
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio mercoledì 16/07 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 16-07-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve mercoledì 16/07 18:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 16-07-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di mercoledì 16/07/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 16-07-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di mercoledì 16/07/2025 delle 19:50

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 16-07-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Canzoni di mercoledì 16/07/2025

    Canzoni vuole essere un programma sulla musica italiana cantautorale e non, aperta soprattutto a quelle realtà, già molto note a un pubblico attento e in qualche modo di culto, che però faticano ad avere uno spettro di ascolto più ampio. Sono in genere gruppi, ma anche singoli artisti che sanno giocare molto bene sulla parola e costruiscono testi intelligenti e molto piacevoli da ascoltare. Il programma prevede molte ospitate in cui si ascolteranno i loro repertori, ma anche quelle musiche che li hanno influenzati creando così un ampio cerchio di ascolto. Dal 2 luglio al 3 settembre 2025 dalle ore 23.00 alle ore 24.00. Per coloro che non tirano tardi la sera sarà possibile ascoltare il programma in podcast già dal mattino successivo.

    Canzoni - 16-07-2025

  • PlayStop

    News della notte di mercoledì 16/07/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 16-07-2025

  • PlayStop

    Conduzione musicale di mercoledì 16/07/2025 delle 21:00

    Un viaggio musicale sempre diverso insieme ai nostri tanti bravissimi deejay: nei giorni festivi, qua e là, ogni volta che serve!

    Conduzione musicale - 16-07-2025

  • PlayStop

    Jazz in un giorno d'estate di mercoledì 16/07/2025

    “Jazz in un giorno d’estate”: il titolo ricalca quello di un famoso film sul jazz girato al Newport Jazz Festival nel luglio del ’58. “Jazz in un giorno d’estate” propone grandi momenti e grandi protagonisti delle estati del jazz, in particolare facendo ascoltare jazz immortalato nel corso di festival che hanno fatto la storia di questa musica. Dopo avere negli anni scorsi ripercorso le prime edizioni dei pionieristici festival americani di Newport, nato nel '54, e di Monterey, nato nel '58, "Jazz in un giorno d'estate" rende omaggio al Montreux Jazz Festival, la manifestazione europea dedicata al jazz che più di ogni altra è riuscita a rivaleggiare, anche come fucina di grandi album dal vivo, con i maggiori festival d'oltre Atlantico. Decollato nel giugno del '67 nella rinomata località di villeggiatura sulle rive del lago di Ginevra, e da allora tornato ogni anno con puntualità svizzera, il Montreux Jazz Festival è arrivato nel 2017 alla sua cinquantunesima edizione.

    Jazz in un giorno d’estate - 16-07-2025

  • PlayStop

    Caos urbanistica a Milano, il consigliere comunale Gorini: “Ora stop alla vendita di San Siro, la città va ripensata”

    Le inchieste della procura sull’urbanistica sono arrivate alla giunta milanese e ai principali costruttori della città. Ora per i Verdi in consiglio comunale la vendita dello stadio di San Siro e delle aree vicine e i principali progetti della città vanno fermati. Tommaso Gorini è il capogruppo dei Verdi a Palazzo Marino.

    Clip - 16-07-2025

  • PlayStop

    Popsera di mercoledì 16/07/2025

    Popsera è lo spazio che dedicheremo all'informazione nella prima serata. Si comincia alle 18.30 con le notizie nazionali e internazionali, per poi dare la linea alle 19.30 al giornale radio. Popsera riprende con il Microfono aperto, per concludersi alle 20.30. Ogni settimana in onda un giornalista della nostra redazione.

    Popsera - 16-07-2025

  • PlayStop

    L'intervista a Wim Mertens

    Wim Mertens è ormai un nome importante fra quelli che orbitano intorno allo sfuggente panorama della cosiddetta "nuova classica". Al di là delle definizioni la sua musica offre spazi alla mente e paesaggi agli occhi, anche interiori. Con il pubblico italiano ha un'amicizia che risale ai tempi in cui, come Soft Verdict, era un ascolto meditativo da alternare a Dead Can Dance, Harold Budd e Brian Eno. "Il ventre dell'architetto" ha rinsaldato questa complicità e qualcuno oggi associa la bellezza della colonna sonora al Ludovico Einaudi più melodico. Poco importa. Mertens è un saggio estimatore della "trinità" pubblico, musica, autore, e non serve altro. In un'unica data italiana, il 30 giugno alla Casa del Jazz di Roma, presenterà, in versione piano solo, la sua ultima partitura, "Range of Robustness". Dove tutto è forza, anche la trasparenza delle sfumature. Piergiorgio Pardo ha intervistato Wim Mertens per Radio Popolare.

    Clip - 16-07-2025

  • PlayStop

    Poveri ma belli di mercoledì 16/07/2025

    quando presentiamo la quinta edizione di Mirabirra, il festival di birre artigianali dell'Arci Mirabello di Cantù e poi chiediamo al popolo all'ascolto di raccontarci i momenti wow e i momenti buuu vissuti in vacanza in giro per il mondo

    Poveri ma belli - 16-07-2025

  • PlayStop

    Almendra di mercoledì 16/07/2025

    Almendra è fresca e dolce. Almendra è defaticante e corroborante. Almendra si beve tutta di un fiato. Almendra è una trasmissione estiva di Radio Popolare in cui ascoltare tanta bella musica, storie e racconti da Milano e dal mondo, e anche qualche approfondimento (senza esagerare, promesso). A luglio a cura di Luca Santoro, ad agosto di Dario Grande.

    Almendra - 16-07-2025

  • PlayStop

    Conduzione musicale di mercoledì 16/07/2025 delle 14:00

    Un viaggio musicale sempre diverso insieme ai nostri tanti bravissimi deejay: nei giorni festivi, qua e là, ogni volta che serve!

    Conduzione musicale - 16-07-2025

Adesso in diretta