Approfondimenti

Aquila 10 anni dopo: migliaia in Italia le scuole a rischio

Edifici scolastici a rischio

“Se siamo qui a parlare di sicurezza nelle scuole dopo 17 anni dalla morte di 27 alunni con la loro maestra vuol dire che la classe politica non ha proprio capito la lezione”. C’è molta amarezza nelle parole di Antonio Morelli, presidente del Comitato delle vittime di San Giuliano di Puglia. Nel terremoto che causò il crollo della scuola del piccolo paese del Molise morì un’intera classe, era una prima elementare, tra loro anche la figlia di Morelli, “Con mia figlia e i suoi compagni sparì un’intera generazione, vennero uccisi tutti i bambini nati nel paese nel 1996”, come se fossero stati cancellati improvvisamente. Un vuoto enorme per un piccolo paese, dove si conoscono tutti, e che è stato interamente ricostruito.

Ma l’amarezza più grande per Antonio Morelli e gli altri sopravvissuti a queste tragedie, è vedere che i terremoti che sono seguiti a quello del 31 ottobre 2002 non hanno evitato altre morti, nuovi crolli di edifici scolastici che fortunatamente non hanno colpito altri bambini, solo perché sono avvenuti di notte e le scuole erano chiuse. Nel decimo anniversario del terremoto dell’Aquila sono migliaia in Italia le scuole che si trovano in aree con una pericolosità sismica alta o medio alta, sono 17.187 scuole con circa quattro milioni e mezzo di studenti tra i sei e i sedici anni.       Numeri enormi, un pericolo a cui non si pensa solitamente, perché affidare i figli il mattino agli insegnanti a scuola  è normalmente un atto che si compie in assoluta fiducia.

I dati sono stati forniti da Save the children e da Cittadinanzattiva con una ricerca che ha svelato altri particolari, ad esempio solo il 53,2% delle scuole possiede il certificato di collaudo statico; inoltre dall’inizio dell’anno scolastico, da settembre 2018 ogni tre giorni si sono registrati episodi di distacchi di intonaco e crolli nelle scuole. L’insicurezza delle mura delle classi ha provocato a partire dal 2001 ben 39 vittime, nel 2008 il crollo di un controsoffitto in un liceo a Rivoli, in provincia di Torino, uccise un ragazzo, Vito Scafidi: sua  madre era presente alla conferenza stampa in cui si sono denunciati questi dati insieme alla richiesta di una legge che eviti la frammentazione attuale dei provvedimenti esistenti su questo tema, servirebbe un unico provvedimento sulla sicurezza e la costruzione a norme degli edifici scolastici e i politici presenti di diversi gruppi parlamentari hanno accolto questa domanda.

Il numero maggiore di vittime purtroppo arriva dal crollo di San Giuliano di Puglia. Accanto alla madre del liceale di Rivoli era seduto Antonio Morelli che dal giorno del terremoto a San Giuliano di Puglia gira l’Italia per portare la sua testimonianza: “Le scuole sono ancora a rischio crolli, dice, se siamo ancora qui dobbiamo avere la consapevolezza che questo è un Paese a rischio sismico e idrogeologico e questa situazione deve essere trattata come un’emergenza. Spero che non succeda più, ma la prossima volta a chi toccherà? Quali saranno le promesse che faranno di nuovo e la responsabilità da accertare? Io penso che la responsabilità morale è tutta politica”.

Il terremoto seppellì l’intera scuola, l’emozione fu enorme e il governo promise che non sarebbe accaduto mai più, ma sette anni dopo, tra pochi giorni saranno passati dieci anni, l’Aquila fu distrutta da un altro sisma, con altre morti. “Da 17 anni giro l’Italia, ogni volta che c’è una tragedia, che vedo delle bare la mia mente va al 31 ottobre del 2002, e vedo un unico filo conduttore: la responsabilità dell’uomo”.

  • Autore articolo
    Anna Bredice
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    GR venerdì 19/04 9:29

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle 16 edizioni quotidiane del Gr. Un appuntamento con la redazione che vi accompagna per tutta la giornata. Annunciati dalla “storica” sigla, i nostri conduttori vi racconteranno tutto quello che fa notizia, insieme alla redazione, ai corrispondenti, agli ospiti. La finestra di Radio Popolare che si apre sul mondo, a cominciare dalle 6.30 del mattino. Da non perdere per essere sempre informati.

    Giornale Radio - 19-04-2024

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di venerdì 19/04/2024

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 19-04-2024

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 19/04/2024 delle 7:15

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 19-04-2024

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Giorni migliori di venerdì 19/04/2024

    Ogni mattina il racconto di quel che propone l’informazione, i fatti e gli avvenimenti in presa diretta con i nostri inviati, i commenti e gli approfondimenti di esperte, studiosi, commentatrici e personaggi del mondo della politica. Dal lunedì al venerdì dalle 7.45 alle 10. Una trasmissione di Massimo Alberti e Claudio Jampaglia; senza mai rinunciare alla speranza del domani.

    Giorni Migliori – Intro - 19-04-2024

  • PlayStop

    Note dell’autore di venerdì 19/04/2024

    Un appuntamento quasi quotidiano, sintetico e significativo con un autore, al microfono delle voci di Radio Popolare. Note dell’autore è letteratura, saggistica, poesia, drammaturgia e molto altro. Tutto concentrato in sei minuti, più o meno il tempo di un caffè!

    Note dell’autore - 19-04-2024

  • PlayStop

    Rassegna stampa internazionale di venerdì 19/04/2024

    Notizie, opinioni, punti di vista tratti da un'ampia gamma di fonti - stampa cartacea, social media, Rete, radio e televisioni - per informarvi sui principali avvenimenti internazionali e su tutto quanto resta fuori dagli spazi informativi più consueti. Particolare attenzione ai temi delle libertà e dei diritti.

    Esteri – La rassegna stampa internazionale - 19-04-2024

  • PlayStop

    Non vedo l'ora di venerdì 19/04/2024

    Non Vedo l'Ora, ma nonostante questo iniziamo con calma! Poi appena riprendiamo conoscenza, dopo un caffè, due chiacchiere e della buona musica, vi racconto le cose per cui NON VEDO L'ORA di stare ogni giorno con voi!!

    Non vedo l’ora - 19-04-2024

  • PlayStop

    Serve & Volley di venerdì 19/04/2024

    Musica e parole per chiudere in bellezza il palinsesto dei giovedì! Con Marco Sambinello e Niccolò Guffanti.

    Serve&Volley - 18-04-2024

  • PlayStop

    Labirinti Musicali di giovedì 18/04/2024

    Finita la quasi quarantennale militanza domenicale della “classica apertura”, la redazione musicale classica di Radio Popolare ha ideato un programma che si intitolerà Labirinti Musicali: ovvero un titolo generico da contenitore di storie, aneddoti, curiosità legate tra di loro da un qualsivoglia soggetto/percorso/monografia proposto da uno di noi in forma di racconto, con ascolti ad esso legati, sempre con buona alternanza di parole e di musica. Uno spazio radiofonico che può essere la storia di un disco, un libro, un personaggio anche famoso, ma proposta da angolazioni nuove, curiose. Non una lezione, quasi una confidenza all’orecchio di un ascoltatore. I labirinti sono luoghi reali e circoscritti, e allo stesso tempo irreali: sono la sorpresa, sono l’incontro, sono l’imprevisto…e anche la musica è qualcosa che si muove in uno spazio acustico-temporale ben determinato, qualcosa che ci stupisce e sparisce dietro un angolo per poi farci ritornare al punto di partenza senza avere avuto il tempo di memorizzarne il percorso melodico, armonico, ritmico. Ci perdiamo nella musica proprio come in un labirinto, e la ritroviamo nei meandri più nascosti della mente… Viviamo in un labirinto di idee diverse nel quale ognuno di noi deve trovare un proprio spazio, e per uscire da questo labirinto dobbiamo affidarci alla nostra ragione…e al potere semantico della musica. Nel Medioevo si diceva che il labirinto è come la vita, e la vita come un labirinto. Ma nel labirinto non ci si perde, nel labirinto ci si trova. Con la complicità della musica.

    Labirinti Musicali - 18-04-2024

  • PlayStop

    News della notte di giovedì 18/04/2024

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 18-04-2024

  • PlayStop

    Musiche dal mondo di giovedì 18/04/2024

    Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.

    Musiche dal mondo - 18-04-2024

  • PlayStop

    Live Pop di giovedì 18/04/2024

    Ogni giovedì alle 21, l’auditorium Demetrio Stratos di Radio Popolare ospita concerti, presentazioni di libri, reading e serate speciali aperte al pubblico.

    Live Pop - 18-04-2024

  • PlayStop

    Quel che resta del giorno di giovedì 18/04/2024

    I fatti più importanti della giornata sottoposti al dibattito degli ascoltatori e delle ascoltatrici. A cura di Luigi Ambrosio e Mattia Guastafierro

    Quel che resta del giorno - 18-04-2024

Adesso in diretta