Approfondimenti

L’80% dei bimbi malati non riceve cure palliative

medico

Gli esperti della Società Italiana di Pediatria hanno portato alla luce in queste ore un problema di cui l’opinione pubblica non era a conoscenza: in Italia ci sono tra i 12mila e i 15mila minorenni con malattie inguaribili, ma l’80% di loro non ha accesso alle cure palliative per “migliorare la qualità della vita attraverso la prevenzione e il sollievo della sofferenza“.

Nel corso dell’audizione del SIP in Commissione Affari Sociali della Camera, il prof. Andrea Pession ha sottolineato come le cure palliative nei bambini riguarderebbero il fine vita soltanto nel 5% dei casi. Nel restante 95% si tratta di bambini e minorenni con malattie come fibrosi cistica, tumori o disabilità multiple con un’aspettativa di vita non particolarmente ridotta. Eppure solo il 20% di loro ha la possibilità di ricevere le adeguate cure palliative.

Ne abbiamo parlato col prof. Luciano Orsi, medico rianimatore e vicepresidente della Rete Italiana Cure Palliative.

È davvero così alta la percentuale?

Sì, la stragrande maggioranza dei bambini affetti da queste patologie inguaribili, ma non per questo non curabili, non è protetta dalle cure palliative, perchè in particolar modo le cure palliative pediatriche non sono sufficientemente sviluppate in Italia. Ci sono aree geografiche in cui non ci sono proprio o aree geografiche in cui sono molto deboli. L’obiettivo per tutti deve essere quello di implementare e mettere in atto cure palliative per tutti i pazienti, soprattutto per i bambini, perché altrimenti muoiono molto male, muoio in ospedale e spesso in terapia intensiva con dei trattamenti intensivi eccessivi e con una pessima qualità di morte.

C’è una legge del 2010 che viene citata in questa audizione e si dice che è una legge fatta bene. È così? E se è così perchè in realtà non si riesce a essere efficaci?

La legge 38 del 2010 dà diritto a tutti i cittadini di ogni età e di ogni patologia di essere curati con le cure palliative. Il problema è che ci sono Regioni, assessorati oppure ospedali e aree territoriali ASL che non hanno ancora attivato, o non potenziano sufficientemente, queste cure palliative. Quindi laddove ci sono ci sono i servizi di cure palliative si è sotto dotati di personale e non si riesce a far fronte alle esigenze, mentre laddove non ci sono, beh non ci sono proprio.

Qui si parla di cure che consistono in sostanze che alleviano il dolore. Ma c’è anche un problema di cure palliative da somministrare ai bambini, per cui non si vogliono dare ai bambini un certo tipo di medicine come la morfina?

C’è anche un tabù culturale che è quello del trattamento del dolore, anche con la morfina o con farmaci oppiacei che invece, se gestiti correttamente, sono assolutamente sicuri sia nei bambini sia negli anziani. È proprio un problema di retaggio culturale, di tabù culturale che purtroppo non è soltanto nella popolazione, ma anche nella testa di molti sanitari, anche perchè le cure palliative di fatto non vengono insegnate all’università.

Tutto questo a chi dobbiamo dirlo affinché si possa cambiare?

Va detta a tutti. Va detta alle autorità sanitarie, alle autorità politiche, ai sanitari e ai responsabili della programmazione regionale e dei dipartimenti ospedalieri o dell’università, ma va detto anche i familiari dei bambini che devono prendere coscienza che hanno il diritto di chiedere queste cure e hanno il diritto di esigere queste cure. Non deve essere un lusso di poche aree del Paese, ma deve essere un diritto di tutti i cittadini italiani anche pediatrici.

medico

RIASCOLTA L’INTERVISTA

  • Autore articolo
    Alessandro Principe
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    GR martedì 23/04 18:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle 16 edizioni quotidiane del Gr. Un appuntamento con la redazione che vi accompagna per tutta la giornata. Annunciati dalla “storica” sigla, i nostri conduttori vi racconteranno tutto quello che fa notizia, insieme alla redazione, ai corrispondenti, agli ospiti. La finestra di Radio Popolare che si apre sul mondo, a cominciare dalle 6.30 del mattino. Da non perdere per essere sempre informati.

    Giornale Radio - 23-04-2024

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di martedì 23/04/2024

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 23-04-2024

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di martedì 23/04/2024 delle 7:15

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 23-04-2024

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Playground di martedì 23/04/2024

    A Playground ci sono le città in cui abitiamo e quelle che vorremmo conoscere ed esplorare. A Playground c'è la musica più bella che sentirai oggi. A Playground ci sono notizie e racconti da tutto il mondo: lo sport e le serie tv, i personaggi e le persone, le ultime tecnologie e le memorie del passato. A Playground, soprattutto, c'è Elisa Graci: per un'ora al giorno parlerà con voi e accompagnerà il vostro pomeriggio. Su Radio Popolare, da lunedì a venerdì dalle 16.30 alle 17.30.

    Playground - 23-04-2024

  • PlayStop

    Il genocidio in Rwanda visto con gli occhi di una bambina: la storia di Mimì

    Nel 1994, Mimì aveva 5 anni. Viveva con la sua famiglia a Kigali, la capitale del Rwanda. Il 6 aprile, quando l'aereo che trasportava il presidente ruandese, Juvénal Habyarimana, e quello del Burundi, Cyprien Ntaryamira, venne abbattuto in fase di atterraggio proprio a Kigali, era in vacanza a casa dei nonni. Da quel momento i suoi ricordi sono segnati dal dolore, la confusione e la paura. Il suo è un racconto speciale, perché ci permette di guardare uno degli eventi più sanguinosi della storia dell'uomo, il genocidio del Rwanda, con gli occhi di una bambina. La sua intervista è andata in onda in due puntate nella trasmissione Terzo Tempo, tutti i sabato mattina dalle 11.00 alle 11.30 su Radio Popolare La storia di Mimì - il cui nome completo è Muhimpundu Armella - è anche una delle nove raccolte dal libro "La Famiglia" di Pietro Veronese.

    Clip - 23-04-2024

  • PlayStop

    Express di martedì 23/04/2024

    Da Milano a Bruxelles, da Liverpool a Detroit, da Rio de Janeiro a Barcellona. Nuove uscite, concerti, vecchi classici e dischi da salvare. Ogni settimana, un giro del mondo della musica a bordo di Express.

    Express - 23-04-2024

  • PlayStop

    Jack di martedì 23/04/2024

    Nella prima parte Chawki ci presenta Back to Black, Biopic su Amy Winehouse. Nella seconda parte Jack The Smoker ci presenta il suo disco "Sedicinoni" con una lunga intervista

    Jack - 23-04-2024

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di martedì 23/04/2024

    Per riascoltare Considera l'armadillo noi e altri animali in onda alle 14.00 che ha ospitato Stefania Rivetti, volontaria di @Animals Asia Italia per parlare di Orsi della Luna e fattorie della bile, ma anche il Gr Animali di Bianca Nogara Notarianni e scopriamo che Stefania voleva essere cavallo.

    Considera l’armadillo - 23-04-2024

  • PlayStop

    Poveri ma belli di martedì 23/04/2024

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 23-04-2024

  • PlayStop

    EUROPAMENTE - Al voto con l'Europa in testa - E3

    Che fine ha fatto il Green Deal? La lobby del fossile all'assalto della transizione verde, mentre l'Europa subisce già i disastri dei cambiamenti climatici - con Monica Frassoni, presidente European Alliance to Save Energy

    Clip - 23-04-2024

  • PlayStop

    Un 25 aprile Popolare - E14

    Milano capitale della Resistenza ospiterà un museo nazionale della Resistenza per capire cosa sarà e soprattutto come vuole raccontare il movimento di Liberazione, la lotta, la storia c'è un sito già al lavoro, ricco di proposte: www.museodellaresistenza.it. Un 25 aprile Popolare oggi vi racconta Porta San Paolo a Roma e uno dei suoi protagonisti

    Clip - 23-04-2024

  • PlayStop

    Cult di martedì 23/04/2024

    Oggi a Cult: le compagnie ATIR e Generazione Disagio e le loro iniziative per il 25 aprile; la regista Martina De Polo sul film "Flora", dedicato a una partigiana bambina; l'edizione 2024 di Milano Musica comincia con "Tierkreis" di K. Stockhausen al Teatro Menotti, da un'dea di Luciano Gottardi; il libro di Gianluca Peciola "La linea del silenzio" (Solferino ed.)...

    Cult - 23-04-2024

  • PlayStop

    Pubblica di martedì 23/04/2024

    La fiamma e il nemico antifascista. Il legame ideologico del partito di Giorgia Meloni col passato neofascista: dai simboli ai contatti pericolosi con il mondo dell’estrema destra eversiva (Pino Rauti, il generale Gianadelio Maletti). E poi l’idea guida sull’antifascismo di Fratelli d’Italia: l’antifascismo è quello militante e con le spranghe in mano (le dichiarazioni di Meloni e Lollobrigida sono lì a dimostrarlo). A Pubblica la storica Simona Colarizi (autrice di “La resistenza lunga. Storia dell’antifascismo 1919-1945”, Laterza 2023) risponde a diversi interrogativi, a partire dal caso Scurati e dalla censura in Rai. Che cosa racconta il legame di FdI con i vecchi simboli della destra? Qual è il segno delle politiche del governo Meloni? Conservatore, reazionario o liberista? E l’antifascismo?

    Pubblica - 23-04-2024

  • PlayStop

    Tutto scorre di martedì 23/04/2024

    "La fine degli anticorpi" nella convivenza civile. L'Italia democratica è rimasta per troppo tempo distratta? A cura di Massimo Bacchetta

    Tutto scorre - 23-04-2024

  • PlayStop

    Giorni migliori di martedì 23/04/2024

    Con Don Gino Rigoldi (per trent'anni cappellano del Beccaria) ragioniamo su quanto emerso nell'inchiesta della procura di Milano sulle violenze degli agenti penitenziari nel carcere minorile e con Luigi Mastrodonato analizziamo le inchieste sui maltrattamenti e le torture in carcere e l'inazione della politica. Il 25 aprile popolare ci porta a Roma a Porta San Paolo con la storia del partigiano Persichetti. I bambini di Gaza sono lo specchio della nostra fatica a vedere l'orrore della guerra ci racconta Cecilia gentile autrice di “Bambini all’inferno”. La terza puntata di EuropaMente a cura di Alessandro Principe oggi vi racconta il Green Deal con Monica Frassoni. La lotta delle scuole civiche di Milano contro i tagli del Comune spiegata dal portavoce dell'assemblea degli studenti Michelangelo Canzi. UN 25 APRILE POPOLARE oggi vi racconta Posta San Paolo a Roma e uno dei suoi protagonisti

    Giorni Migliori – Intro - 23-04-2024

  • PlayStop

    VALERIO VARESI - ESTELLA. LA VITA STRAORDINARIA E DIMENTICATA DI TERESA NOCE

    VALERIO VARESI - ESTELLA. LA VITA STRAORDINARIA E DIMENTICATA DI TERESA NOCE - presentato da Anna Bredice

    Note dell’autore - 23-04-2024

Adesso in diretta