Il 25 aprile della Lega: la provocazione di Salvini
Matteo Salvini ha lanciato l’idea di una manifestazione contro il governo il 25 aprile. “Matteo Renzi si comporta come Stalin”, ha detto Salvini. “Sento puzza di regime, di Unione Sovietica: ci sono parlamentari in vendita, il governo completamente appiattito. L’Italia è al collasso”.
Una boutade? Forse. Il segretario della Lega ha confermato l’iniziativa, ‘Liberare l’Italia da Renzi’: “ll 25 aprile non è privatizzato dai compagni e quindi noi ci saremo. L’Anpi non è padrone del 25 aprile perché la Resistenza ha avuto tante facce e il 25 aprile è di tutti”.
Solo un paio di giorni prima di questa sua uscita, Matteo Salvini aveva rilasciato alcune dichiarazioni su Benito Mussolini: “Il Duce fece tante cose buone in vent’anni prima delle leggi razziali e dell’alleanza con Hitler, la previdenza sociale l’ha portata lui, non l’hanno portata mica i marziani!”.
Nessuna sorpresa, in fondo, visto l’alleanza del Carroccio con i fascisti di Casa Pound.
L’Anpi ha risposto: “Le piazze saranno piene di persone che festeggeranno la Liberazione”, ha detto Carlo Smuraglia, presidente nazionale dell’Anpi. “Quella di Salvini è una provocazione. Il 25 aprile è una festa nazionale, di tutti gli italiani, che dovrebbe unire nel ricordo della Resistenza, della Costituzione. È una giornata destinata a questo. Volerla utilizzare per altri scopi – ha detto Smuraglia – per di più divisivi come sono sempre quelli politici, è un segno di assoluta insensibilità, se non una vera e propria provocazione”.