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Sofia Kovalevskaja raccontata da Alice Milani

Sofia Kovalevskaja

Se c’è una cosa che la fumettista Alice Milani ama raccontare sono le storie di donne straordinarie del passato, toste e dalla vita professionale e personale intensa e commovente. La fortuna, per i lettori, è che lo sa fare molto bene. Mescolando alla trama storica e documentata dei dialoghi e degli spunti romanzati contemporanei, ricchi di ironia, sa rendere i suoi libri avvincenti e coinvolgenti. Come ha fatto per la biografia della geniale matematica russa Sofia Kovalevskaja, dove i personaggi, pur muovendosi tra la Russia e l’Europa di fine ‘800, comprese le barricate della Comune di Parigi a cui Sofia partecipò attivamente, parlano come dei ragazzi qualsiasi, tra eccessi di rabbia, ricerca di mariti “papabili” e discorsi femministi storicamente più adatti agli anni 70 del ‘900.
Descrivendo la corrispondenza tra la sorella della protagonista, l’aspirante scrittrice Aniuta, e Dostoevskij, Milani non si fa ad esempio nessun problema a presentare il grande autore come un vecchio arrappato, immaginando approfitti dell’ammirazione della ragazza per chiederle di scrivere nelle sue lettere come è vestita e che mutandine porta. Quello in cui evolve Sofia Kovalevskaja, che sarà la prima donna a ottenere un dottorato di ricerca in matematica in Europa e la prima ad avere una cattedra universitaria nel Nord Europa, è un mondo patriarcale e maschilista. Nella Russia zarista le donne non possono nemmeno entrare all’università, figurarsi insegnare o avere una qualche indipendenza economica. Ecco quindi che Sofia organizza un matrimonio di facciata per poter andare a studiare in Germania, assilla un professorone per farsi dare lezioni private a Berlino – perché anche qui le donne non potevano mettere piede in facoltà – e tra tragedie personali, rivoluzioni e controrivoluzioni, incursioni in circoli di matematica esclusivi (maschili, ovviamente), riesce in soli 40 anni a lasciare il segno nel suo campo. Ma anche a farsi un nome come scrittrice e pioniera della lotta per i diritti delle donne. Brillante, piena di gioia di vivere e di idee, Sofia sembrava una donna fragile, ci ricorda la voce narrativa fuori campo, ma “sotto sotto era un vulcano” e la sua vita è stata un turbine intenso.
È proprio questo turbinio, questa vita vissuta a tutta birra giorno per giorno e questa sua genialità scapestrata che Milani riesce a trasmettere con il suo stile di racconto e di disegno. Costruendo il libro a partire dalle variazioni sulla griglia classica, quella che scandisce la pagina in nove riquadri creando un ritmo serrato, che sa dilatare sapientemente al momento giusto, e lavorando a partire da macchie di colore su cui poi disegna i dettagli con un tratto fine e preciso. L’espressività dei volti dei personaggi e l’attenzione al lettering di ogni scena sono altri strumenti chiave del lavoro dell’autrice, che riesce a coinvolgere il lettore persino quando si parla di elaborare una teoria sulle equazioni differenziali, sulla rifrazione della luce o sul movimento dei corpi solidi. Una ricerca quest’ultima, che permetterà a Kovalevskaja di ricevere il premio Bordin a Parigi e di vedere infine riconosciute le sue capacità a livello internazionale.

Sofia Kovalevskaja  Vita e rivoluzioni di una matematica geniale. Di Alice Milani. 224 pagine, a colori, Coconino Press. 22 euro e 80

  • Autore articolo
    Luisa Nannipieri
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    Cosa chiedono (e come) gli studenti che stanno protestando nelle Università italiane per la Palestina (e che sono diventati il nemico pubblico numero uno leggendo alcuni organi di stampa), ce lo spiegano tre di loro: Camilla Piredda, coordinatrice nazionale Unione degli universitari, Barbara Morandi coordinatrice di Link studenti indipendenti e Olivia di Progetto Palestina, collettivo dell'università di Torino. Massimo Alberti ci spiega i dati sulla povertà, mai così alti, le nuove povertà al Nord, il disinteresse del governo (tanto non votano). Antonio Verona, responsabile mercato del lavoro della CGIL di Milano, spiega come un terzo dei lavoratori della città metropolitana sia povero (il lavoro c'è ma non basta a mantenersi e sempre più giovani lo rifiutano). Misha Maslennikov di Oxfam, rilancia la campagna Tax The Rich (firmate anche voi!) e promuove un sondaggio per capire quanto sia vicino o lontano il governo dai vostri bisogni. Cosa farete il 25 aprile? Noi come sempre saremo in piazza e stavolta con l'appello de Il manifesto speriamo di essere ancora di più, Lorenza Ghidini racconta la nostra adesione all'appello e Alessandro Braga riprende le posizioni di Cgil e Anpi.

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