Approfondimenti

Buio in sala, senza cinepanettoni

Il periodo delle feste è il momento migliore per andare al cinema. C’è meno gente nelle città e ci sono maggiori possibilità per vedere un film anche in orari meno vincolati. Ecco allora qualche consiglio, dalla trasmissione Chassis.

Dalla A di Aquarius alla S di Sully

Aquarius di Kleber Mendonca Filho. Protagonista assoluta è Sonia Braga, celebre anche in Italia per le telenovas passate negli anni ’80 sulle tv commerciali e molto amata in Brasile. Un film sulla resistenza e la tenacia di una sessantenne nel tenersi stretta la propria casa minacciata da un’agenzia immobiliare che vorrebbe comprarla. L’Aquarius è il complesso di edifici costruito negli anni ’40 di cui Clara è rimasta l’ultima inquilina. Nella sua casa c’è la sua vita, i suoi ricordi, legati al marito e ai figli. Oltre alla sua passione musicale, diventata una professione. Un pretesto per raccontare il Brasile di ieri e di oggi.

E’ solo la fine del mondo, di Xavier Dolan. Il punto di partenza di Giusto la fine del mondo (traduzione letterale del titolo originale) è il testo teatrale omonimo del 1990 di Jean-Luc Lagarce, che porta su di sé l’ombra nera dell’Aids, molto rappresentato in Francia e in Italia portato in scena da Luca Ronconi. Complesso e affascinante dal punto di vista del linguaggio, chiuso tra le quattro mura di un interno famigliare in cui si scatena il finimondo, con il ritorno a casa dopo dodici anni d’assenza del fratello minore, scrittore e gay. Con un cast pazzesco e diretto benissimo, Xavier Dolan prende in mano la tragedia, trasportando al cinema un movimento e una libertà, studiata su primi piani strettissimi, movimenti di macchina continui, colori sgargianti, urla, sguardi accesi, movimenti sul posto. Un trionfo di immagini in movimento, su un testo che il regista canadese ha scoperto e amato molti anni fa e portato a compimento dopo aver raggiunto la possibilità di farlo. Fondamentale l’apporto degli attori: Gaspard Ulliel, Nathalie Baye, Lea Seydoux, Vincent Cassel e Marion Cotillard, che si sono messi totalmente al servizio di questa messa in scena, certamente molto originale e diversa rispetto al lavoro più classico sul personaggio, utilizzato per il cinema e forse anche per il teatro. Dopo tante storie declinate in modo differente intorno alla famiglia e all’omosessualità, E’ solo la fine del mondo è un esercizio di stile, anche imperfetto ma da cui sgorga verità e passione.

Florence, di Stephen Frears. Maryl Streep è Florence Foster Jenkins, ricca ereditiera americana, vissuta negli anni ’40 e nota per aver calcato le scene del Carnegie Hall nonostante le sue scarse doti canore. Accompagnata dall’attore Hugh Grant, nei panni del marito fedifrago e accondiscendente, che per aiuarla ad esaudire il suo sogno lirico le affiancherrà il giovane pianista talentuoso Cosmé McMoon.

florence-foster-jenkins-2

I Cormorani, di Fabio Bobbio. Ascolta l’intervista al minuto 29.

La mia vita da zucchina, di Claude Barras. E’ uno di quei film in cui è impossibile arrivare alla fine senza piangere. La storia del bambino di 9 anni che si fa chiamare Zucchina è struggente, anche grazie allo zampino di Céline Sciamma, la regista di Tomboy e Diamante nero e qui sceneggiatrice, sempre molto attenta ai moti interiori degli adolescenti, ed evidentemente anche dei bambini. Zucchina arriva in orfanotrofio dopo la morte della madre, di cui si sente un po’ responsabile. Giorno dopo giorno scopre una nuova famiglia, superando la maliconia e saldando forti legami. L’animazione è realizzata in stop-motion con pupazzi disegnati e fatti muovere per le riprese.

la-mia-vita-da-zucchina-6-1024x576

La stoffa dei sogni, di Gianfranco Cabiddu. Ascolta l’intervista a inizio trasmissione.

Le stagioni di Louise, di Jean-François Laguionie. Leggi l’articolo sul sito, con l’intervista a Piera Degli Esposti.

Lion, la strade verso casa, di Garth Davis. Una storia troppo incredbile per essere vera, eppure si sa che la realtà spesso suoera la fantasia. Tratto dal libro di memorie di Saroo Brierley, il film ripercorre la vita di un bambino che a 5 anni invece di prendere il treno che lo portava a casa, salì su quello per Calcutta e non fu più ritrovato dalla sua famiglia. All’età di 25 anni, cresciuto con la coppia australiana che lo ritrovò per strada, inizia a cercare il villaggio indiano in cui è nato. Commovente quanto basta, interpretato da Dev Patel, già apprezzato in The Millionaire e da Nicole Kidman.

Oceania, di Ron Clements e John Musker. La nuova eroina della Disney si chiama Vaiana e lotta per salvaguardare l’ecosistema della popolazone Maori. Accompagnata da Maui, un bizzarro semidio e da un pollo ridicolo Vaiana cavalca l’Oceano senza paura, in una favola politicamente corretta.

Paterson, di Jim Jarmusch. Leggi l’articolo sul sito.

Sully, di Clint Eastwood. Sully è il dominutivo di Chesley Sullenberger, il pilota che il 15 gennaio 2009 salvò 155 passeggeri e tutto l’equipaggio dell’aereo, partito dall’aereoporto di New York La Guardia e ammarato nel fiume Hudson, in grave stato d’emergenza. Il film, oltre a mostrare la spericolatezza dell’atterraggio in acqua, il panico di chi stava viaggiando e la trasformazione in eroe di un uomo comune, segue parte dell’inchiesta che seguì l’azione di Sully, interpretato come sempre in modo ineccepibile da Tom Hanks, per stabilire se il pilota avesse potuto atterrare regolarmente negli aereoporti vicini. Anche se è difficile perdonargli di aver appoggiato Trump nelle ultime elezioni americane e di aver parlato con una sedia vuota rivolgendosi ad Obama, Clint Eastwood resta un grande regista e continua a fare film di cui la storia del cinema non potrebbe fare a meno.

Buone visioni!

 

 

  • Autore articolo
    Barbara Sorrentini
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    GR mercoledì 24/04 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle 16 edizioni quotidiane del Gr. Un appuntamento con la redazione che vi accompagna per tutta la giornata. Annunciati dalla “storica” sigla, i nostri conduttori vi racconteranno tutto quello che fa notizia, insieme alla redazione, ai corrispondenti, agli ospiti. La finestra di Radio Popolare che si apre sul mondo, a cominciare dalle 6.30 del mattino. Da non perdere per essere sempre informati.

    Giornale Radio - 24-04-2024

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di mercoledì 24/04/2024

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 24-04-2024

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di mercoledì 24/04/2024 delle 19:47

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 24-04-2024

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    0091 di giovedì 25/04/2024

    Dalla musica classica alle produzioni elettroniche moderne, dai villaggi alla diaspora, l'India raccontata attraverso la sua musica. IG baaz_light_year

    0091 - 24-04-2024

  • PlayStop

    Jazz Ahead di mercoledì 24/04/2024

    Dischi nuovi, progetti attivi, concerti imminenti, ospiti appassionati, connessi al più che ampio e molto vivo mondo del Jazz e delle sue conseguenze. Musica, soprattutto, scelta con il desiderio di dare spazio alla scena contemporanea di un genere con un passato importante, ma la cui storia è ancora, decisamente, in corso. La sigla del programma è Theme Nothing di Jaimie Branch. A cura di Nina Terruzzi, in onda ogni mercoledì dalle 23.00 alla mezzanotte.

    Jazz Ahead - 24-04-2024

  • PlayStop

    News della notte di mercoledì 24/04/2024

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 24-04-2024

  • PlayStop

    Percorsi PerVersi di mercoledì 24/04/2024

    Poesie, liriche, sonetti, slam poetry, rime baciate, versi ermetici, poesie cantate. Ogni settimana Percorsi PerVersi incontra a Radio Popolare i poeti e li fa parlare di poesia. Percorriamo tutte le strade della parola poetica, da quella dei poeti laureati a quella dei poeti di strada e a quella – inedita – dei nostri ascoltatori.

    Percorsi PerVersi - 24-04-2024

  • PlayStop

    Il giusto clima di mercoledì 24/04/2024

    Ambiente, energia, clima, uso razionale delle risorse, mobilità sostenibile, transizione energetica. Il giusto clima è la trasmissione di Radio Popolare che racconta le sfide locali e globali per contrastare il cambiamento climatico e ridurre la nostra impronta sul Pianeta. Il giusto clima è realizzato in collaborazione con è nostra, la cooperativa che produce e vende energia elettrica rinnovabile, sostenibile, etica. In onda tutti i mercoledì, dalle 21 alle 22. In studio, Gianluca Ruggieri ed Elena Mordiglia. In redazione, Sara Milanese e Marianna Usuelli.

    Il giusto clima - 24-04-2024

  • PlayStop

    Quel che resta del giorno di mercoledì 24/04/2024

    I fatti più importanti della giornata sottoposti al dibattito degli ascoltatori e delle ascoltatrici. A cura di Luigi Ambrosio e Mattia Guastafierro

    Quel che resta del giorno - 24-04-2024

  • PlayStop

    Esteri di mercoledì 24/04/2024

    Il giro del mondo in 24 ore. Ideato da Chawki Senouci Data di nascita: 6 ottobre 2003 (magazine domenicale di un’ora dalle 11.30 alle 12.30) Ogni giorno Chawki Senouci e Martina Stefanoni scelgono alcuni fatti che ritengono interessanti da segnalare agli ascoltatori e li propongono sotto forma di racconto, rubriche, reportage, piccole storie, interviste, approfondimenti e analisi. Essendo Esteri un magazine radiofonico i modi per “comunicare “ sono i titoli, un breve notiziario e i servizi lunghi. Il tutto inframezzato dai cosiddetti “intrusi” (notizie telegrafiche) e da stacchi musicali.

    Esteri - 24-04-2024

  • PlayStop

    Muoviti Muoviti di mercoledì 24/04/2024

    (145 - 527) Dove scopriamo la differenza fra ciechi e cechi. Che noi conoscevamo ma evidentemente qualcuno no. Con Marina Catucci da New York andiamo a raccontare come la rettrice della Columbia University per molti media italiani sia un rettore. Nella terza parte con l'avvocato Nino Grassi torniamo ad affrontare il problema del museo che si vorrebbe aprire a Cotronei dedicandolo a Steven Tyler e agli Aerosmith. Ma anche questa volta scopriamo che c'è qualche problema.

    Muoviti muoviti - 24-04-2024

  • PlayStop

    Playground di mercoledì 24/04/2024

    Canzoni dall'alternative e indie contro il fascismo. E 30x30 di Francesco Locane, BLUR!

    Playground - 24-04-2024

  • PlayStop

    Soulshine di mercoledì 24/04/2024

    1. “Initials B.B.” – Serge Gainsbourg 2. “Initials B.B.” – Iggy Pop 3. “50 Ways to Leave Your Lover” – Scott Bradlee's Postmodern Jukebox 4. “Posztmodern Gospel” – áRON, Szakonyi Milán, Sharay Reed 5. “Most élj!” – áRON, Szakonyi Milán 6. “Rational Man” – Kula Shaker 7. “The Big Decider” – The Zutons 8. “David Byrne Does Hard Times” – David Byrne 9. “United States of Division” – Prince 10. “Molly Malone” – Aerotrem 11. “Pink City” – CEYLON 12. “Coming Back To Me Good” – Kasabian

    Soulshine - 24-04-2024

  • PlayStop

    Jack di mercoledì 24/04/2024

    Ospite della puntata Toco che ci racconta Riviera con una bella intervista e tre brani live

    Jack - 24-04-2024

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di mercoledì 24/04/2024

    Per riascoltare Considera l'armadillo noi e altri animali che ha ospitato Daniela Campobello, docente di Zoolohia all' @Università di Palermo per parlare del Cuculo e delle sue stranezze, ma anche di @Rosario Balestrieri, del Gr Animali di Bianca Nogara Notarianni e scopriamo che Daniela voleva essere Cuculo

    Considera l’armadillo - 24-04-2024

  • PlayStop

    Poveri ma belli di mercoledì 24/04/2024

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 24-04-2024

Adesso in diretta