Approfondimenti

Sinodo: ha vinto la Chiesa che si adegua ai tempi

Vito Mancuso è soddisfatto dell’esito del Sinodo. La Chiesa a Due Velocità, quella avanti nella dottrina sociale, nella denuncia delle diseguaglianze economiche, e quella arretrata sulle questioni sessuali e di costume, inizia a cambiare.

La conclusione dell’assemblea dei vescovi sembra confermare una nuova direzione di marcia,  quella indicata dalle “esternazioni” di Papa Francesco. La Chiesa di adegua ai tempi. Fa passi in avanti sulla morale. La differenza di velòcità si riduce. Per Mancuso, teologo,  allievo di Carlo Maria Martini, un motivo di speranza.  Soprattutto perché l’esito del confronto sinodale non era per nulla scontato.

“Dal mio punto di vista non poteva andare nel modo migliore. Siamo di fronte a un episcopato che per la maggior parte è stato nominato da Giovanni Paolo II° e Benedetto XVI°. Due papi che selezionavano la classe dirigente sulla base di criteri molto diversi rispetto a quelli bergogliani. Erano criteri soprattutto di fedeltà alla dottrina ecclesiastica, criteri meno attenti alla misericordia, alla soggettività, alla dimensione umana e concreta in cui poi ogni credente si ritrova.  Con un episcopato del genere riuscire a portare a casa una maggioranza qualificata di 2/3 su tutti i 94 punti del documento finale non è cosa da poco. Francesco ha avuto una sorta di mandato da parte dell’espiscopato mondiale a fare un’esortazione post sinodale e rendere così precetto, legge della chiesa, quelle che sono state le sue profetiche uscite e prese di posizione. Trovare un punto di mediazione non era facile. Ma alla fine è stato trovato. Non posso essere che soddisfatto”.

Alla fine, però il Sinodo si è spaccato. Il documento è passato per un solo voto…

“Guardi, i paragrafi del documento sono 94.  Alcuni hanno avuto dei voti contrari. Quelli che riguardavano la comunione ai divorziati hanno avuto anche un totale di ottanta voti contrari. Nei passaggi chiave (i matrimoni civili, l’attenzione agli omosessuali, il battesimo ai bambini di famiglie “problematiche”), l’opposizione è stata più netta. Ma cosa posso dire? Meno male. Vuol dire che non è una cosa bulgara come al tempo del Partito Comunista Sovietico. Vuol dire che la discussione è forte, vera. Ma anche libera”.

Cosa cambia ora nella dottrina della Chiesa?

“Questo dipenderà dall’esortazione post sinodale del Papa. il Sinodo non ha la possibilità di fare le leggi. E’ il Pontefice a farle. Certo, se è saggio, non le fa a prescindere dal parere dei vescovi. Il Sinodo è stata una grande consultazione. Ora vedremo cosa farà Papa Francesco. Se cioè, darà una forte accelerata oppure se proseguirà sull’onda della mediazione. Dipende da lui. Comunque il cambiamento non sarà nella dottrina (perchè non ci sono verità di fede in discussione), ma nella prassi pastorale. Io spero che ci sia presto un’apertura alla comunione ai divorziati. Questo è solo l’inizio di un cammino di riforma della Chiesa che la renderà adeguata anche sui temi della sessualità. Noi ci troviamo di fronte a una Chiesa a due velocità. Quando parla di economia, povertà, lavoro, riesce a interpretare il sentimento comune. Quando invece parla di morale sessuale o di bioetica ha spesso posizioni anacronistiche. Bisogna evitare che esista questa doppia velocità. Il Papa l’ha capito da tempo. E ora ha gli strumenti per mettere a regime le due velocità”.

Una svolta definitiva?

“Difficile dirlo. Il papato di Bergoglio vuole essere riformatore. Finito questo sinodo ce ne sarà un altro e poi un altro. Una Chiesa “cantiere aperto” che discute come stare al passo con i tempi. Lei mi chiede se dopo Francesco continuerà o no…Dipende da chi vincerà dopo la fine di questo pontificato. Se vincerà la Chiesa progressista, sarà così. Se no, torneremo indietro.”

  • Autore articolo
    Michele Migone
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    GR giovedì 25/04 15:29

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle 16 edizioni quotidiane del Gr. Un appuntamento con la redazione che vi accompagna per tutta la giornata. Annunciati dalla “storica” sigla, i nostri conduttori vi racconteranno tutto quello che fa notizia, insieme alla redazione, ai corrispondenti, agli ospiti. La finestra di Radio Popolare che si apre sul mondo, a cominciare dalle 6.30 del mattino. Da non perdere per essere sempre informati.

    Giornale Radio - 25-04-2024

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di giovedì 25/04/2024

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 25-04-2024

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di mercoledì 24/04/2024 delle 19:47

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 24-04-2024

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Gli speciali di giovedì 25/04/2024 - ore 16:30

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 25-04-2024

  • PlayStop

    Conduzione musicale di giovedì 25/04/2024 delle 14:00

    Un viaggio musicale sempre diverso insieme ai nostri tanti bravissimi deejay: nei giorni festivi, qua e là, ogni volta che serve!

    Conduzione musicale - 25-04-2024

  • PlayStop

    Gli speciali di giovedì 25/04/2024 - ore 12:30

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 25-04-2024

  • PlayStop

    25 aprile 1974 - 25 aprile 2024. La rivoluzione dei garofani compie 50 anni

    Gli eventi che portarono alla fine della dittatura fascista portoghese e il racconto della notte del golpe dei militari rivoluzionari nello speciale di Esteri a cura di Sara Milanese, Luisa Nannipieri e Alessandro Principe.

    Clip - 25-04-2024

  • PlayStop

    Gli speciali di giovedì 25/04/2024 - ore 10:01

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 25-04-2024

  • PlayStop

    Apertura Musicale di giovedì 25/04/2024

    Il primo mattino di Radio Popolare con musica e parole sulla Resistenza e la Liberazione, a cura di Barbara Sorrentini.

    Apertura musicale - 25-04-2024

  • PlayStop

    0091 di giovedì 25/04/2024

    Dalla musica classica alle produzioni elettroniche moderne, dai villaggi alla diaspora, l'India raccontata attraverso la sua musica. IG baaz_light_year

    0091 - 24-04-2024

  • PlayStop

    Jazz Ahead di mercoledì 24/04/2024

    Dischi nuovi, progetti attivi, concerti imminenti, ospiti appassionati, connessi al più che ampio e molto vivo mondo del Jazz e delle sue conseguenze. Musica, soprattutto, scelta con il desiderio di dare spazio alla scena contemporanea di un genere con un passato importante, ma la cui storia è ancora, decisamente, in corso. La sigla del programma è Theme Nothing di Jaimie Branch. A cura di Nina Terruzzi, in onda ogni mercoledì dalle 23.00 alla mezzanotte.

    Jazz Ahead - 24-04-2024

  • PlayStop

    News della notte di mercoledì 24/04/2024

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 24-04-2024

  • PlayStop

    Percorsi PerVersi di mercoledì 24/04/2024

    Poesie, liriche, sonetti, slam poetry, rime baciate, versi ermetici, poesie cantate. Ogni settimana Percorsi PerVersi incontra a Radio Popolare i poeti e li fa parlare di poesia. Percorriamo tutte le strade della parola poetica, da quella dei poeti laureati a quella dei poeti di strada e a quella – inedita – dei nostri ascoltatori.

    Percorsi PerVersi - 24-04-2024

  • PlayStop

    Il giusto clima di mercoledì 24/04/2024

    Ambiente, energia, clima, uso razionale delle risorse, mobilità sostenibile, transizione energetica. Il giusto clima è la trasmissione di Radio Popolare che racconta le sfide locali e globali per contrastare il cambiamento climatico e ridurre la nostra impronta sul Pianeta. Il giusto clima è realizzato in collaborazione con è nostra, la cooperativa che produce e vende energia elettrica rinnovabile, sostenibile, etica. In onda tutti i mercoledì, dalle 21 alle 22. In studio, Gianluca Ruggieri ed Elena Mordiglia. In redazione, Sara Milanese e Marianna Usuelli.

    Il giusto clima - 24-04-2024

  • PlayStop

    Quel che resta del giorno di mercoledì 24/04/2024

    I fatti più importanti della giornata sottoposti al dibattito degli ascoltatori e delle ascoltatrici. A cura di Luigi Ambrosio e Mattia Guastafierro

    Quel che resta del giorno - 24-04-2024

  • PlayStop

    Esteri di mercoledì 24/04/2024

    1-” Siamo tornati indietro di 80 anni con i diritti umani' Il rapporto annuale di Amnesty international. ( Riccardo Noury – Amnesty Italia) Intanto la comunità internazionale chiede un’indagine indipendente sulle fosse comuni a Gaza. 2-La Columbia University è diventata epicentro della protesta degli studenti per Gaza e della spaccatura della società americana sulla questione palestinese. Il punto di esteri ( Roberto Festa) 3-Cina - Stati uniti. Anthony Blinken a Shangahi prima tappa di un’importante missione diplomatica. Sul tavolo dei colloqui Medio oriente, ucraina, taiwan e soprattutto le relazioni bilaterali. ( Gabriele Battaglia) gabruiee 4-Metz Yeghérn, il "Grande Male". 109 anni fa il genocidio armeno. Dopo la generazione del silenzio Il ricordo tramandato da figli e nipoti delle vittime e dei superstiti. 6-Il 25 aprile portoghese. Oggi la terza puntata della rivoluzione dei garofani. ( Sara Milanese) 7-Romanzo a fumetti. La révolution des Œillets il graphic novel . Di Sandra Canivet Da Costa e Jay Ruivo. ( Luisa Nannipieri) 8-Progetti sostenibili. Lione a tutto tram. Nuovi veicoli da 43 metri al posto di quelli da 32 per rispendere alla crescita di utenti ( Fabio Fimiani)

    Esteri - 24-04-2024

Adesso in diretta